Gradienti climatici

Luce, temperatura, umidità e vento sono fattori che stimolano i nostri pappagalli. La giusta umidità e l’accesso al sole e all’acqua mantengono un piumaggio sano e incoraggiano il preening.

LA LUCE

In natura il sole determina non solo le stagioni, ma anche il ciclo biologico dei pappagalli. La durata del giorno influenza per esempio quando un uccello fa la muta, si accoppia e migra. Anche in cattività i pappagalli hanno bisogno di sperimentare lo stesso alternarsi di luce e buio. Alcuni dei benefici dell'esposizione alla luce naturale sono: stimolazione della produzione di vitamina D (necessaria per attivare l'assorbimento di calcio necessario per le ossa e lo sviluppo fisico), aumento della qualità della pelle e del piumaggio, stimolazione della riproduzione, rinforza il sistema immunitario, aumenta la stimolazione mentale, aumenta la giocosità e il livello di attività, aumenta l'appetito. I pappagalli deprivati dell'esposizione alla luce UV sono spesso depressi e letargici.

 


L'ACQUA

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Garantire agli uccelli un accesso a fonti di acqua fresca e pulita è indispensabile in qualsiasi momento dell’anno, non solo per permettergli di bere, ma anche per dar loro la possibilità di lavarsi. È importante infatti bagnarli spesso: sia in estate, quando la temperatura è elevata, sia nei mesi invernali, in quanto il riscaldamento acceso secca molto la pelle dei pappagalli tenuti in casa. E non solo: anche per gli esemplari tenuti in voliere esterne è molto importante avere a disposizione una vaschetta di acqua pulita, perché spesso i pappagalli fanno volentieri il bagno anche nei mesi più freddi.

I pappagalli si bagnano per pulire il proprio piumaggio da polvere e parassiti e per mantenere la cute idratata: questo contribuisce a preservare la meravigliosa lucentezza naturale del piumaggio. Dopo il bagno di norma gli uccelli si godono un momento di calma e relax appollaiandosi in un angolo soleggiato, lisciandosi e aggiustandosi il piumaggio (preening). Per molti uccelli lavarsi è quindi un piccolo "comfort": specialmente durante i periodi di muta, quando gli uccelli sono spesso infastiditi dallo spuntare delle nuove penne, o nei caldi mesi estivi. In questi periodi è particolarmente importante che i pappagalli possano farsi un bagnetto quando ne sentono la necessità. Il bagno è necessario anche per gli uccelli in cova, in quanto li aiuta a regolare il livello di umidità nel nido, che è importante per lo sviluppo dei pulli all'interno delle uova.

Avere una fonte d'acqua disponibile può anche diventare un’occasione di gioco, e non dimentichiamo che il rumore e lo scorrere dell'acqua sono un importante stimolo visivo e uditivo che incentiva a bagnarsi.

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In natura diverse specie di pappagalli provvedono ai loro piccoli anche per più di un anno e l'intensa cura che i genitori forniscono comporta molto più della nutrizione: i pappagalli sono geneticamente programmati per insegnare alla loro prole le abilità sociali e di sopravvivenza di cui hanno bisogno per avere successo, per raggiungere l'età adulta e per continuare la perpetuazione della specie. Tra le competenze che i piccoli apprendono dai genitori ci sono anche quelle legate al preening e al bagnarsi. Per questo motivo è fondamentale che già durante la delicata fase dello svezzamento, a partire da quando iniziano a imparare a volare, i giovani possano avere libero accesso a fonti di acqua.
Anche ai piccoli che vengono allevati a mano è importante far conoscere il contatto con l’acqua ed insegnare loro il giusto approccio, specialmente una volta arrivati all'età dell'involo. Questo può essere fatto direttamente dall’allevatore, presentando ciotole, vaporizzatori e oggetti bagnati. Ma può anche essere fatto all'interno di un corretto programma di svezzamento e tutoraggio: in questo modo i giovani possono imparare per emulazione da adulti socievoli e competenti ad apprezzare il bagno. Insegnarlo a un soggetto giovane è ovviamente più semplice piuttosto che a un adulto.

Purtroppo non tutti i pappagalli pet amano l’acqua: essendo nati in cattività e tolti troppo presto ai genitori spesso non sentono lo stimolo a lavarsi e addirittura scappano in presenza del nebulizzatore. Forzarli non è mai la soluzione giusta! Ogni pappagallo è diverso e vuol fare il bagno in modo differente: è quindi essenziale capire qual è il modo migliore per aiutarli apprezzare l’acqua.

Asciugarli con il phon o con lampade di calore non è solo dannoso ma vanifica la funzione stessa del bagno, che è quella di idratare la loro cute. L’unica accortezza da tenere presente quando sono bagnati è quella di tenerli lontani da correnti di aria. Per la stessa ragione è preferibile bagnarli nelle ore centrali del giorno, e non la sera, in modo che abbiano tutto il tempo per asciugarsi.

Alcune idee per abituarli all’acqua, senza imposizioni:
- Inserire nella gabbia o nella voliera dei rami freschi bagnati: in questo modo, oltre ad avere un bel passatempo da scortecciare e distruggere, i rami zuppi possono diventare anche una fonte indiretta di contatto col bagnato. Per i pappagalli di taglia piccola può bastare anche soltanto inzuppare qualche foglia o un cespo di insalata (se lo gradiscono).

- Nebulizzare l’acqua con uno “spruzzino” è uno dei modi più semplici e spesso più graditi. Per chi ha i pappagalli in voliera un vaporizzatore automatico può essere una perfetta soluzione.

- Trasformare il contatto con l’acqua in gioco, mettendo a disposizione una bacinella piena d'acqua riempita con grossi pezzi di frutta o piccoli oggetti galleggianti (per esempio dei tappi di sughero) con cui il pappagallo può giocare.

- Mettere a disposizione una fontanella per invogliarli a lavarsi quando vogliono può essere più facile del previsto! Se i pappagalli sono piccoli è sufficiente utilizzare una fontanella per cani o gatti, oppure costruirla da sé utilizzando una pompa per acquari e proteggendo accuratamente i cavi. Per chi ha una voliera esterna si può comprare una piccola pompa da laghetto a energia solare, da posizionare in un sottovaso o bacinella, cambiando giornalmente l’acqua.

- Ad alcuni pappagalli piace fare il bagno nel lavandino: si può quindi provare a riempirlo con poche dita di acqua, per vedere se il pappagallo ci entra e i suoi istinti naturali prendono il sopravvento facendogli scoprire il piacere degli schizzi. Con pappagalli di taglia piccola si può anche tenere il pappagallo sul braccio mentre ci si riempie i palmi delle mani di acqua corrente, così che l’animale si senta più sicuro tra le mani del suo compagno umano.

- Con i pappagalli pet è anche possibile condividere il momento della doccia: sono animali sociali, quindi possiamo portare con noi il pappagallo quando andiamo a farci la doccia. Per evitare che siano costretti a bagnarsi se non ne hanno piacere possiamo farli sedere in alto e lasciare che si godano il vapore e vedano come noi gradiamo l’acqua. Se il pappagallo non mostra segni di timore, si può poco per volta provare spruzzarlo delicatamente, e vedere se dimostra di gradirla aprendo le ali.

 


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