Insegnare a giocare in modo indipendente

La prima cosa da fare è capire quali sono i giochi che il proprio pappagallo ama, perché questo fa davvero una grande differenza. Molti dei giochi che si offrono non vengono neanche toccati, semplicemente perché non sono di loro gradimento.
Va capito e accettato che per un pappagallo “giocare” significa “distruggere”, i giochi preferiti finiranno quindi in mille piccoli pezzi sul fondo della gabbia, e sono questi i giochi che bisognerà cercare di ricreare in futuro!

Spesso davanti a certi giochi facilmente distruggibili molte persone commentano “il mio lo distruggerebbe in 5 minuti”, ma è proprio questo lo scopo! Un gioco che viene apprezzato non durerà a lungo, ma lo scopo non è arredare la gabbia appendendo giochi carini e colorati ai nostri occhi, lo scopo è far sì che l’animale si tenga occupato sia mentalmente che fisicamente.

I pappagalli possono avere preferenze in fatto di colori o forma, ma l’aspetto più importante sono i materiali con cui il gioco è realizzato. Il punto di partenza è quindi osservare quello che il proprio animale ama e cerca per giocare o distruggere quando è libero fuori dalla gabbia.

La carta è per tutti una grande forte di interesse, il rumore della carta che si appallottola o il suono delle strisce che si strappano attirano quasi sempre molto la loro attenzione e può quindi essere usata come inizio per avvicinare l’animale al mondo dei giochi. Una volta catturata l’attenzione del pappagallo bisogna incoraggiarlo ad avvicinarcisi.
La carta può essere presentata in molti modi differenti, già tagliata a strisce piccole o grandi da mettere in una ciotola (in mezzo a cui nascondere qualche premio) o infilata tra le sbarre della gabbia. Può essere usata per creare delle “caramelle” da riempire con bacche, pasta cruda e qualche seme o pezzettino di noce. Si possono anche creare dei sacchettini ripieni da appendere o palle di carta da appendere con uno spiedino. Da questo momento si potrà iniziare a introdurre vecchie rubriche del telefono da appendere in gabbia o piatti e bicchieri di carta. Le possibilità sono davvero tantissime e a questo punto il pappagallo avrà scoperto il mondo dei giochi e il valore dell’atto stesso di giocare.

Il passo più importante per insegnare al pappagallo a giocare in modo indipendente è quello di far sì che l’animale non solo accetti di stare in gabbia, ma che ci stia con serenità. La gabbia non deve essere considerata una prigione, ma la loro casa, un rifugio dove possono stare tranquilli e protetti. Per questo motivo è indispensabile averne una molto spaziosa, ben allestita e di materiale adatto.

bagno

Per ottenere questo ci sono alcune cose che si possono fare:
1- Non assecondare le richieste immediate del pappagallo di uscire dalla gabbia, specie se il pappagallo si agita perché vuole uscire. È meglio aspettare che si tranquillizzi e solo quando è calmo farlo uscire.
2- Approfittare dei comportamenti tipici del proprio pappagallo e approfittarne. Per esempio tutti i pappagalli dopo aver fatto il bagno sono calmi e passano parecchio tempo a pulirsi (preening) e spesso a dormire. Bagnare l’animale con uno spruzzino e lasciare che si asciughi e pulisca mentre noi facciamo altre cose intorno a lui può essere un inizio per insegnargli a rimanere in gabbia mentre noi siamo presenti nella stessa stanza.
3- Il foraging è un’attività perfetta da svolgere in gabbia. Il cibo è una motivazione molto forte per i pappagalli e allo stesso tempo questa attività permette al pappagallo di imparare a giocare e quindi interagire con gli oggetti presenti in gabbia.
4- Si può tenere da parte alcuni dei giochi preferiti da offrire quando siamo a casa anche noi, da offrire in gabbia mentre noi facciamo altro in casa.

Col passare del tempo il pappagallo imparerà così a capire che può stare separato da noi e allo stesso tempo insieme a noi. Sapere che i nostri animali possono essere felici non solo fuori dalla gabbia, ma anche tenendosi da soli occupati in gabbia, servirà anche a noi per non sentirci in colpa se non possiamo lasciarli sempre liberi o se dobbiamo andare via.


IDEE SU COME REALIZZARE GIOCHI CON LA CARTA

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